terra di nessuno!

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domenica 24 giugno 2007

...perchè altre città lo hanno RIFIUTATO

Cari concittadini,
quest’oggi continuiamo la nostra “favola di Pulcinella” iniziando con alcune banali osservazioni da cybernauta ( navigatore abituale su internet) : avete provato a fare una banale ricerca su Google in merito alla situazione descritta?
Bene, provateci. Scrivendo “Wisco Torre del Greco” comparirà ben poco; o meglio solo una semplice interpellanza dell’ On. Russo Spena in merito all’avviamento dell’iter per la costruzione di questo depuratore INDUSTRIALE. Tale atto senatoriale risale al 28 febbraio 2007 ( atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01427 consultabile on-line su:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=15&id=253800 ).
Provate ora a scrivere sempre su Google:
- wisco Bologna
- wisco Venezia
- wisco Vicenza
ed ora comincia il divertimento!!! Quello vero. Infatti ben tre amministrazioni comunali e due amministrazioni PROVINCIALI hanno dato PARERE NEGATIVO al progetto, rigettandolo.
Avete capito benissimo. Lo stesso depuratore industriale che oggi si tenta di far spuntare come il coniglio dal cilindro, in sordina, in ben TRE grandi comuni italiani (non parliamo di Poggibonzi o Pollenatrocchia!) è stato
BOCCIATO.
Nei link per correttezza di informazioni vi inserisco la pagina della provincia di Bologna in cui addirittura, udite udite , potrete scaricare la sintesi non tecnica relativa al depuratore industriale da costruire. Andate a leggervi per curiosità la parte finale inerente eventuali aspetti sanitari e di salute…
e lì la costruzione avveniva lontana dai centri abitati! Ed è stata bocciata!!!
Qui parliamo del comprensorio di Santa Maria La Bruna con i suoi 30000 abitanti circa; ed inoltre vorrei aggiungerci gli abitanti di Torre Annunziata, per completezza. Perché non va dimenticato che la zona è a pocomeno di 1 km in linea d’aria con la città oplontina.
Insomma, ora dovrebbe esservi chiara una cosa: ovvero che a Bologna, Venezia e Vicenza non hanno voluto un insediamento industriale altamente inquinante e pericoloso; mentre Torre del Greco, con la sua amministrazione ballerina, è riuscita a trasformare sé stessa da città a FORTE VOCAZIONE TURISTICA ( legata ad una tradizione artigianale, marittima e florovivaistica ) , a vera e propria
CITTA’ DI PULCINELLA, DELLA MONNEZZA E DEI RIFIUTI TOSSICI.
Cari amici cittadini, IO MI RIFIUTO. Questo è l’unico modo in cui voglio utilizzare quella parola!
I miei figli non dovranno aver paura di andare a pescare lungo le nostre coste, perché una piccola Chernobyl fatta in casa non la voglio. E credo neanche voi!
Svegliatevi dal torpore. Finiamola di definirci società civile solo prima delle elezioni per giustificare il fatto di fregarcene della cosa pubblica! Ora è il momento di suonare la carica e fare le barricate, meglio e più di prima. Poi evitato e scongiurato il pericolo, quella stessa società civile dovrà fare i conti con se stessa e dar prova di maturità intellettuale, dando un contributo serio alla politica al fine di migliorare Torre del Greco. Perché sennò hanno vinto loro. I “furbetti del quartierino” torrese; quelli che davanti ti sorridono e poi dietro ti fottono. Torre del Greco ha bisogno del senso civico per sopravvivere. Solo da questo possiamo ripartire per dare un futuro ai nostri figli; l’omertà di dire: “vabbuò tanto mica lo fanno sotto casa mia” non va più bene.
Perché sennò in questo far west davvero qualcuno si ritroverà un depuratore di sostanze chimiche e tossiche sotto casa, come per i concittadini di S. M. La Bruna. Evitiamo la demagogia per una volta, solo per il futuro di questa città.
Grazie di cuore.

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